INTERVISTA a Gianni Bechelli, Presidente di Autolinee Toscane la società che da novembre gestisce il trasporto pubblico in tutta la Toscana.

DI RICCARDO BIGI - TOSCANA OGGI

«E stato un subentro importante, che ha pochi paragoni per le sue dimensioni». Gianni Bechelli è il presidente della società, alla guida di una macchina che conta cinquemila dipendenti e che muove centinaia di mezzi nelle città e tra i paesi. «Il passaggio di consegne non è stato facile, arrivato al termine di lunghi contenziosi» sottolinea. Adesso però c`è la necessità di guardare al futuro. Acquisti di nuovi bus, assunzione di autisti e personale. E in prospettiva il passaggio, almeno nelle aree metropolitane, dal gasolio a nuove forme di alimentazione energetica. Elettricità, idrogeno: «Non sarà facile arrivarci, ma il futuro è quella roba lì».

 

Cominciamo dal passato: come sono andati questi primi mesi?

«La nostra prima preoccupazione è stata quella di garantire il servizio. Abbiamo tante idee per il futuro ma intanto c`era da dare continuità».

 

Ai tanti problemi si è aggiunto il picco dei contagi da coronavirus...

«A novembre è iniziato il rialzo: abbiamo avuto picchi di 700 persone assenti contemporaneamente Se abbiamo superato le difficoltà è stato anche grazie alla disponibilità di chi ha lavorato in maniera straordinaria, sia sui mezzi che negli uffici. Abbiamo cercato di assicurare le fasce orarie fondamentali. Abbiamo pensato anche che questa cosa non la dovevamo nascondere, era giusto far passare la comunicazione che eravamo in difficoltà. Temevamo maggiori lamentele o proteste, invece la gente ha capito e ha sopportato i disagi».

Adesso che le cose stanno tornando alla normalità, resta comunque una carenza di personale?

«Diciamo che siamo al limite. Abbiamo riassunto tutto il personale dei precedenti gestori, anche se non tutti hanno accettato di venire con noi. Dobbiamo omologare 22 contratti aziendali, con tutte le loro peculiarità, abbiamo rapporti continui con i sindacati. Per raggiungere un livello ottimale, abbiamo in programma l`assunzione di oltre 200 persone nel corso di quest`anno. Abbiamo già avviato le procedure, sono già arrivate molte domande Una cosa che ci ha anche sorpreso perché normalmente non è facile trovare autisti, anche a causa dei costi per ottenere la patente D, che non tutti possono sostenere: questa per il futuro sarà una questione da affrontare con le istituzioni».

E in corso un rinnovamento anche per quanto riguarda i mezzi?

«Abbiamo dovuto far fronte a una quantità di mezzi non sufficienti, anche perché molti non erano utilizzabili. All`inizio abbiamo dovuto noleggiarli in giro per l`Italia. La vita media di un bus in Toscana è di 12 anni, in Europa di 6-7 anni. Questo vuol dire guasti, costi di manutenzione. Una delle prime esigenze quindi era rinnovare, e i primi mezzi nuovi sono già in circolazione, con la nuova livrea bianca ben riconoscibile Entro la fine dell`anno prevediamo di acquistare circa 220 bus nuovi. L`obiettivo finale è di arrivare a oltre duemila mezzi nuovi nei prossimi anni. Un grande obiettivo che si intreccia anche col tema dell`alimentazione energetica».

Con il caro gasolio come ve la state cavando?
«È un problemone, tutto il settore sta cercando di capire come si muoverà il governo. Abbiamo alle spalle due anni di pandemia in cui lo Stato ha dato sostegni importanti. Adesso si presenta questo problema nuovo, spero che ci siano ancora risposte. Soprattutto ci auguriamo che finiscano presto i motivi di questi aumenti legati alla guerra».

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